

SANTA VITTORIA D’ALBA Nella mattinata di martedì 14 gennaio si è tenuto l’incontro tra i vertici aziendali di Diageo, Confindustria e le delegazioni sindacali.
Erano presenti le rappresentanze sindacali e le segreterie di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, l’amministratore delegato Rossotto Simone, il responsabile delle risorse umane Tortone Alberto e Mair Adam in qualità di manufacturing director Diageo oltre a Confindustria Cuneo.
L’azienda ha fornito i dati relativi ai volumi di produzione che si andranno a realizzare fino al 30 giugno 2025 chiarendo che fino a tale data l’occupazione a prescindere dai volumi sarà garantita a tutti, specificando che comunque la data per la chiusura definitiva resta quella di giugno 2026.
Inoltre l’azienda ha annunciato che il piano sociale verrà inviato nella giornata del prossimo 24 gennaio 2025.
La Diageo ha reso noto che per trovare il possibile acquirente si avvarrà di un team interno Diageo e di una agenzia di consulenza esterna di nome Hernst & Young che a partire da questa settimana e per i prossimi sei mesi lavorerà al fine di trovare il possibile acquirente in funzione di un eventuale vendita dell’azienda o di un ramo di essa oppure di una riconversione.
La Rsu unitamente alle segreterie territoriali ha posto diverse questioni insistendo sulla salvaguardia dei livelli occupazionali, in merito al processo di acquisizione, sollevando dubbi circa la tempistica espressa e chiedendo puntualizzazioni sul futuro lavorativo degli attuali 349 lavoratori e lavoratrici.
Nel piano sociale verranno inseriti i seguenti punti:
A questo proposito, le rappresentanze sindacali, a fronte di una richiesta di fiducia verso l’azienda hanno espresso un forte dissenso manifestando tutto il proprio disappunto sulla trasparenza e su come è stata gestita la vertenza a partire dalle motivazioni iniziali.
Solo la presentazione di un piano sociale serio che risponda alla salvaguardia occupazionale ed economiche delle lavoratrici e dei lavoratori potrà riportare il dialogo sui binari di reciproco rispetto.
Come è previsto dalla legge 234/2021 a partire dal 24 gennaio le maestranze unitamente alle parti sociali tutte avranno 120 giorni di tempo per la discussione e l’implementazione del sopracitato piano sociale. Il prossimo incontro è stato calendarizzato per il 13 febbraio 2025. Le Segreterie Provinciali e la Rsu di stabilimento terranno le prossime assemblee il prossimo venerdì.
Fonte: gazzettadalba.it
In seguito alla comunicazione di Barry Callebaut, la multinazionale svizzera del cioccolato che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Verbania Intra, la Cisl ha indetto lo stato di agitazione e proclamato uno sciopero di quattro ore alla fine di ogni turno. I dipendenti dello stabilimento piemontese interessati dalla chiusura “sono 115, tra lavoratori diretti e somministrati”, spiega all’ANSA Andrea Guagliardo della Fai Cisl Piemonte orientale, che segue la vicenda insieme al segretario regionale Fai (Federazione alimentare agricola ambientale industriale), Emilio Capacchione. “È una bomba che piove dal cielo senza alcun tipo di preavviso, né avvisaglie – prosegue Guagliardo -. Stamattina alle 9 ci hanno comunicato che lo stabilimento di Intra chiuderà entro il primo trimestre del 2025”. Domani mattina, alle 10, dallo stabilimento partirà un corteo che raggiungerà il municipio di Verbania. “Chiederemo un incontro con sindaco, prefetto, Regione ed eventualmente ministero del Lavoro per aprire un tavolo di crisi”.